lunedì 11 giugno 2012

La fotografia

La fotografia ebbe la sua entrata nella storia nel 1826 con il francese Nicéphore Niépce, il quale utilizzò una lastra di peltro, opportunamente trattata ed esposta ad un immagine per 12 ore, per riprodurre una veduta. Louis Daguerre, nel 1829, firma un contratto con lui per la commercializzazione del prodotto.
Quando nel 1833 Niépce muore, Daguerre continua le sue ricerche riuscendo ad ottenere immagini usando lastre di argento. E così il 19 agosto del 1839, lo scienziato Arago rende pubblica la sua invenzione all'Accademia delle Scienze. Nel 1855, all'Esposizione universale di Parigi, la fotografia assume il ruolo di "arte". Essa ha la capacità di cambiare "punto di vista" e "prospettiva" rivela la "capacità di effettuare ricerche". In seguito saranno Muybridge e Lumiére ad utilizzare e a sviluppare nuove macchine da ripresa.
(V.Marchis, Storia delle macchine p.236)

  File:The Horse in Motion.jpg

(montaggio in sequenza delle fotografie del galoppo di un cavallo, di cui fa riferimento Antonella Russo nel suo libro "Storia culturale della fotografia italiana").
 


Nascono le prime sale di registrazione (1889); attività resa grazie all'invenzione del fonografo.


Fonografo:

Brevetto: Phonograph

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